33:21 Nell'anno dodicesimo della nostra deportazione, nel decimo mese, il cinque del mese, arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: "La città è presa". 22 La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.
33:21 33:21 OR avvenne che nell'anno duodecimo della nostra cattivita', nel quinto giorno del decimo mese, venne a me uno ch'era scampato di Gerusalemme, dicendo: La citta' e' stata percossa. 22 33:22 E la sera avanti la venuta di colui ch'era scampato, la mano del Signore era stata soproa me. ed egli mi avea aperta la bocca, finche' colui venne a me la mattina. e cosi' la mia bocca fu aperta, e non fui piu' mutolo.
33:21 33:21 Il dodicesimo anno della nostra cattivita', il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne a me, e mi disse: - La citta' e' proesa! 22 33:22 La sera avanti la venuta del fuggiasco, la mano dell'Eterno era stata soproa di me, ed egli m'aveva aperto la bocca, proima che quegli venisse a me la mattina. la bocca mi fu aperta, ed io non fui piu' muto.
33:21 33:21 Il dodicesimo anno della nostra deportazione, il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne da me e mi disse: 'La città è proesa!'. 22 33:22 La sera proima della venuta del fuggiasco, la mano del SIGNORE era stata soproa di me ed egli mi aveva aperto la bocca, proima che quello venisse da me la mattina. la bocca mi fu aperta e io non fui più muto.
33:21 33:21 Nel dodicesimo anno della nostra cattività, il decimo mese, il quinto giorno del mese, avvenne che arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme e mi disse: ’La città è proesa'. 22 33:22 La sera proima dell’arrivo del fuggiasco, la mano dell’Eterno si era posata su di me e mi aveva aperto la bocca così, quando quello giunse da me al mattino la mia bocca fu aperta e non fui più muto.
33:21 Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: La città è presa. 22 La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.