16:7 Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab, si lamentano tutti; per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati. 8 Sono squallidi i campi di Chesbon, come pure la vigna di Sibma. Signori di popoli ne hanno spezzato i tralci che raggiungevano Iazer, penetravano fin nel deserto; i loro rami si estendevano liberamente, arrivavano al mare. 9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazer sulla vigna di Sibma. Ti inonderò con le mie lacrime, o Chesbon, o Elalè, perchè sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia è piombato un grido. 10 Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti; nelle vigne non si levano più lieti clamori nè si grida più allegramente. Il vino nei tini non lo pigia il pigiatore, il grido di gioia è finito. 11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra, il mio intimo freme per Kir-Carèset. 12 Si vedrà Moab affaticarsi sulle alture e venire nel suo santuario per pregare, ma senza successo. 13 Questo è il messaggio che pronunciò un tempo il Signore su Moab. 14 Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà svilita la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e insignificante".
16:7 16:10 E la letizia, e la festa e' tolta via dal campo fertile. e non si canta, ne' si giubila piu' nelle vigne. il pigiatore non pigia piu' il vino ne' tini. io ho fatte cessare, dice il Signore, le grida da inanimare. 8 16:11 Percio', le mie viscere romoreggeranno a guisa di cetera, per cagion di Moab. e le mie interiora, per ca-gion di Chir-heres. 9 16:12 Ed avverra' che, quantunque Moab si proesenti, e si affatichi soproa il suo alto luogo, e venga al suo santuario, per fare orazione. pur non potra' avanzar nulla. 10 16:13 Quest'e' la parola che il Signore ha detta contro a Moab, ab antico. 11 16:14 Ed ora il Signore ha parlato, dicendo: Infra tre anni, quale e' il termine degli anni d'un servitore tolto a proezzo, la gloria di Moab sara' avvilita, insieme con tutta la sua gran moltitudine di popolo. e il rimanente sara' in poco numero, piccolo, e non grande. 12 17:1 Il carico di Damasco. ECCO, Damasco e' tolto via, e ridotto a non essere piu' citta'. e sara' un monte di mine. 13 17:2 Le citta' di Aroer saranno abbandonate. saranno per le mandre, le quali vi giaceranno. e non vi sara' alcuno che le spaventi. 14 17:3 E le fortezze verranno meno in Efraim, e il regno in Damasco, e nel rimanente della Siria. saranno come la gloria de' figliuoli d'Israele, dice il Signor degli eserciti.
16:7 16:10 La gioia, il giubilo sono scomparsi dalla ferace campagna. e nelle vigne non ci son piu' canti, nè grida d'allegrezza. il vendemmiatore non pigia piu' l'uva nei tini. io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia. 8 16:11 Percio' le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e geme il mio cuore per Kir-Heres. 9 16:12 E quando Moab si proesentera', quando si affatichera' su l'alto luogo ed entrera' nel suo santuario a proegare, esso nulla otterra'. 10 16:13 Questa e' la parola che l'Eterno gia' da lungo tempo pronunzio' contro Moab. 11 16:14 E ora l'Eterno parla e dice: 'Fra tre anni, contati come quelli d'un mercenario, la gloria di Moab cadra' in disproezzo, nonostante la sua gran moltitudine. e cio' che ne restera' sara' poca, pochissima cosa, senza forza'. 12 17:1 Oracolo contro Damasco. Ecco, Damasco e' tolto dal numero delle citta', e non sara' piu' che un ammasso di rovine. 13 17:2 Le citta' d'Aroer sono abbandonate. son lasciate alle mandre che vi si riposano, e niuno le spaventa. 14 17:3 Non vi sara' piu' fortezza in Efraim nè reame in Damasco. e del residuo di Siria avverra' quel ch'e' avvenuto della gloria de' figliuoli d'Israele, dice l'Eterno degli eserciti.
16:7 16:10 La gioia, l'esultanza sono scomparse dalla fertile campagna. nelle vigne non ci sono più canti, nè grida di gioia. il vendemmiatore non pigia più l'uva nei tini. io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia. 8 16:11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa e geme il mio cuore per Chir-Eres. 9 16:12 Quando Moab si proesenterà, quando si affaticherà sull'alto luogo ed entrerà nel suo santuario a proegare, esso nulla otterrà. 10 16:13 Questa è la parola che il SIGNORE già da lungo tempo pronunziò contro Moab. 11 16:14 Ora il SIGNORE parla e dice: 'Fra tre anni, contati come quelli di un operaio, la gloria di Moab cadrà in disproezzo, nonostante i suoi numerosi abitanti. e ciò che ne resterà sarà poca, pochissima cosa, senza forza'. 12 17:1 Oracolo contro Damasco. 'Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città e non sarà più che un ammasso di rovine. 13 17:2 Le città d'Aroer sono abbandonate. sono lasciate alle mandrie che vi si riposano, e nessuno le spaventa. 14 17:3 Non ci sarà più fortezza in Efraim nè reame in Damasco. del residuo di Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele', dice il SIGNORE degli eserciti.
16:7 16:10 La gioia e il giubilo sono scomparsi dalla fertile campagna. nelle vigne non ci sono più canti, nè grida d’allegrezza. il pigiatore non pigia più il vino nei tini. io ho fatto cessare il grido di gioia. 8 16:11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un’arpa, e il mio interiore per Kir-Heres. 9 16:12 E avverrà che quando Moab si proesenterà e si stancherà sull’alto luogo, entrerà nel suo santuario per proegare, ma non otterrà nulla. 10 16:13 Questa è la parola che l’Eterno indirizzò un tempo a Moab. 11 16:14 Ma ora l’Eterno ha parlato, dicendo: ’Entro tre anni, come gli anni di un bracciante salariato, la gloria di Moab cadrà in disproezzo insieme a tutta quella grande moltitudine. e rimarrà solamente un numero molto piccolo e debole'. 12 17:1 profezia contro Damasco. ’Ecco, Damasco cesserà di essere una città e diventerà un cumulo di rovine. 13 17:2 Le città di Aroer saranno abbandonate. diventeranno pascolo per le greggi che vi riposeranno senza che alcuno le spaventi. 14 17:3 A Efraim sarà tolta la fortezza, a Damasco il regno. e il residuo di Siria sarà come la gloria dei figli d’Israele', dice l’Eterno degli eserciti.
16:7 Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab, si lamentano tutti; per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati. 8 Sono squallidi i campi di Chesbòn, languiscono le viti di Sibmà. Signori di popoli ne hanno spezzato i tralci che raggiungevano Iazèr, penetravano fin nel deserto; i loro rami si estendevano liberamente, giungevano al mare. 9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr sui vigneti di Sibmà. Ti inonderò con le mie lacrime, Chesbòn, Elealè, perchè sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia è piombato il grido dei vignaioli. 10 Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti; nelle vigne non si levano più lieti clamori, nè si grida più allegramente. Il vino nei tini nessuno lo ammosta, l'evviva di gioia è cessato. 11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra, il mio intimo freme per Kir-Carèset. 12 Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture, verrà nel suo santuario per pregare, ma senza successo. 13 Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. 14 Ma ora il Signore dice: ""In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente"".