10:51 Alessandro mandò allora ambasciatori a Tolomeo, re d'Egitto, con questo messaggio: 52 "Ecco, sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei miei padri; ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio e mi sono impadronito della nostra regione. 53 Infatti gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito sono stati sconfitti da noi, sicchè ci siamo seduti sul trono del suo regno. 54 Ora, perciò, concludiamo tra noi un patto di amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te". 55 Il re Tolomeo rispose: "Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. 56 Io farò quanto hai proposto, ma tu vienimi incontro fino a Tolemàide, perchè possiamo vederci l'un l'altro, e io diventerò tuo suocero, come hai chiesto". 57 Tolomeo partì dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si recò a Tolemàide nell'anno centosessantadue. 58 Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le sue nozze a Tolemàide, secondo lo stile dei re, in grande sfarzo. 59 Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro. 60 Egli andò con grande sfarzo a Tolemàide e s'incontrò con i due re; offrì a loro e ai loro amici oro e argento e molti doni, e si guadagnò il loro favore.
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10:51 Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri. 52 Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e tornò in Antiochia. 53 Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampò presso Iamnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio: 54 ""Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perchè ti fai forte contro di noi stando sui monti? 55 Ora, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nella pianura e qui misuriamoci, perchè con me c'è la forza delle città. 56 Infòrmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Non potrete tener saldo il piede davanti a noi, perchè già due volte sono stati da noi sconfitti i tuoi padri nella loro terra. 57 Così ora non potrai resistere alla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'è roccia nè scoglio nè luogo in cui rifugiarsi"". 58 Quando Giònata intese le parole di Apollonio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo. 59 Si accampò presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perchè a Giaffa vi era un presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto; 60 i cittadini spaventati aprirono e Giònata fu padrone di Giaffa.