7:39 Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet- Oron e l'esercito della Siria gli andò incontro. 40 Giuda pose il campo in Adasà con tremila uomini e pregò: 41 "Quando gli ufficiali del re assiro lanciarono bestemmie, venne il tuo angelo e ne abbattè centoottantacinquemila: 42 abbatti allo stesso modo questo esercito davanti a noi oggi; sappiano gli altri che egli ha parlato empiamente contro il tuo santuario e giudicalo secondo la sua malvagità". 43 Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar e fu sconfitto l'esercito di Nicànore, anzi egli cadde in battaglia per primo. 44 Quando i suoi soldati videro che Nicànore era caduto, gettarono le armi e fuggirono. 45 Li inseguirono per una giornata di cammino, da Adasà fino a Ghezer, suonando le trombe dietro a loro per dare l'allarme. 46 Uscirono allora uomini da tutti i villaggi circostanti della Giudea e li accerchiarono; essi si voltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne scampò neppure uno. 47 I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicànore e la sua destra, che aveva steso con arroganza, e le portarono nei pressi di Gerusalemme, dove le esposero. 48 Il popolo fece gran festa e trascorse quel giorno come un solenne giorno di gioia. 49 Stabilirono di celebrare ogni anno questo giorno il tredici di Adar. 50 Così la Giudea rimase tranquilla per un po' di tempo.
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7:39 Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo re dei Chittim e quanti si erano sollevati contro di loro. 40 Venne a sapere che Antioco, il grande re dell'Asia, era sceso in guerra contro di loro con centoventi elefanti e cavalleria e carri e un'esercito immenso e fu sconfitto da loro, 41 che lo presero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente, di consegnare ostaggi e cedere territori: 42 la regione dell'India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province, e che, dopo averle tolte a lui, le avevano date al re Eumene. 43 Gli fu riferito inoltre come i Greci avevano deciso di affrontarli e distruggerli, 44 ma la cosa fu da loro risaputa e mandarono contro di quelli un solo generale; vennero a battaglia con loro e ne caddero uccisi molti; i Romani condussero in schiavitù le loro mogli e i loro figli e saccheggiarono i loro beni, conquistarono il paese e abbatterono le loro fortezze e li resero soggetti fino ad oggi. 45 Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. 46 Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani e quanti sentivano il loro nome ne avevano timore. 47 Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza. 48 Con tutti questi successi nessuno di loro si è imposto il diadema e non vestono la porpora per fregiarsene. 49 Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri discutono pienamente riguardo al popolo perchè tutto vada bene. 50 Affidano il comando e il governo di tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quel solo e non c'è in loro invidia nè gelosia.