6:1 Quando Sanballàt, Tobia e Ghesem, l'Arabo, e gli altri nostri nemici sentirono che io avevo edificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene a quel momento ancora non avessi messo i battenti alle porte, 2 Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: "Vieni, incontriamoci a Chefirìm, nella valle di Ono". Essi pensavano di farmi del male. 3 Ma io inviai loro messaggeri a dire: "Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perchè dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?".
6:1 6:1 OR quando Sanballat, e Tobia, e Ghesem Arabo, e gli altri nostri nemici, ebbero inteso che io avea riedificate le mura, e che non vi era restata alcuna rottura (quantunque fino a quel tempo io non avessi poste le reggi alle porte), 2 6:2 Sanballat e Ghesem mi mandarono a dire: Vieni, troviamci insieme in alcuna delle ville della valle di O-no. Or essi macchinavano di farmi del male. 3 6:3 Ed io mandai loro de' messi, per dir loro: Io fo una grande opera, e non posso andarvi. perche' cesserebbe l'opera, tosto che io l'avrei lasciata, e sarei andato da voi?
6:1 6:1 Or quando Samballat e Tobia e Ghescem, l'Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che io avevo riedificate le mura e che non v'era piu' rimasta alcuna breccia - quantunque allora io non avessi ancora messe le imposte alle porte - 2 6:2 Samballat e Ghescem mi mandarono a dire: 'Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono'. Or essi pensavano a farmi del male. 3 6:3 E io inviai loro dei messi per dire: 'Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Perchè il lavoro rimarrebb'egli sospeso mentr'io lo lascerei per scendere da voi?'
6:1 6:1 Quando Samballat, Tobia e Ghesem, l'Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che avevo ricostruito le mura e che non c'era più rimasta nessuna breccia, sebbene allora non avessi ancora messo i battenti alle porte, 2 6:2 Samballat e Ghesem mi mandarono a dire: 'Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono'. Essi volevano farmi del male. 3 6:3 Io mandai loro dei messaggeri per dire: 'Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Il lavoro rimarrebbe sospeso se io lo lasciassi per scendere da voi'.
6:1 6:1 Quando Sanballat, To-biah e Ghescem l’Arabo e gli altri nostri nemici seppero che io avevo ricostruito le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia (quantunque allora non avessi ancora messo i battenti alle porte), 2 6:2 Sanballat e Ghescem mi mandarono a dire: ’Vieni e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono'. Essi però pensavano di farmi del male. 3 6:3 Così io mandai loro dei messaggeri a dire: ’Sto facendo un grande lavoro e non posso scendere. Perchè si dovrebbe interrompere il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?'.
6:1 La città era spaziosa e grande; ma dentro vi era poca gente e non si costruivano case. 2 Il mio Dio mi ispirò di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento. Trovai il registro genealogico di quelli che erano tornati dall'esilio la prima volta e vi trovai scritto quanto segue: 3 Questi sono gli abitanti della provincia che sono tornati dall'esilio: quelli che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportati e che erano tornati in Gerusalemme e in Giudea, ognuno nella sua città.